Arianna Baldinelli è ricercatrice a tempo determinato (RTD-A) in Macchine e Sistemi Energetici presso l’Università di Pisa, dove lavora nel Dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni. Prima di approdare a Pisa ha svolto lo stesso ruolo all’Università di Perugia, dove si è laureata con lode in Ingegneria Meccanica ed ha conseguito il dottorato di ricerca in Ingegneria Industriale nel 2017. È iscritta all’Ordine degli Ingegneri di Perugia.
La sua attività scientifica si concentra sulle tecnologie energetiche sostenibili: dall’idrogeno verde ai biocombustibili come l’ammoniaca, dall’integrazione delle fonti rinnovabili ai sistemi di accumulo, sempre con uno sguardo rivolto alla decarbonizzazione dei settori più energivori, tra industria e mobilità.
È autrice di numerosi articoli scientifici (ResearchGate) e fa parte dei comitati editoriali internazionali di Sustainable Energy Technologies and Assessments, Fuel Communications (Elsevier) e Processes (MDPI).
Ha contribuito a molteplici progetti di ricerca nazionali ed europei — tra cui Electrou, Tvb, Hermes, NEST, Por H2 e H2MOVE come membro del team, e POSEIDON come Principal Investigator — e partecipa ad attività di alta formazione come NetTools (Horizon2020) e HySchools (Erasmus+). Il suo lavoro l’ha portata a collaborare con gruppi di ricerca di diversi Paesi, tra cui IEN (Instytut Energetyki - Institut of Power Engineering, Poland), TU Graz (Austria), Università di Adrar (Algeria), CDER URERMS (Centre de Développement des Energies Renouvelables, Algeria), NCEPU (North China Electric Power University, China), İskenderun Teknik Üniversitesi (Turkey).
Partecipa attivamente a conferenze sui sistemi energetici e sulle tecnologie di conversione dei combustibili e collabora nei board scientifici dell'Italian Workshop on Ammonia Energy (Edizione 2025 organizzata presso l'Università di Pisa*) e Sdewes (Sustainable Development of Energy, Water and Environment Systems)
Nel 2024 ha ricevuto lo Hydrogen Europe Research Young Scientist Award nella categoria “Hydrogen Usages”, in riconoscimento del suo contributo innovativo alla ricerca sull’idrogeno come strumento chiave per la transizione energetica.