
Il progetto contribuisce alla riduzione dell'inquinamento ambientale nelle aree limitrofe a porti e foci
fluviali, capitalizzando quanto realizzato nel Progetto Interreg IT-FR MARITTIMO "GRRInPORT" e nelle programmazioni precedenti. Gli scarichi provenienti dalle attività portuali e il traffico marittimo hanno un impatto significativo sull'ambiente marino, mentre i corsi d'acqua rappresentano il principale veicolo di trasporto di rifiuti e contaminanti in mare, rendendo quindi le aree limitrofe a questi corpi particolarmente vulnerabili a causa della forte pressione antropica che insiste su di esse.
GRRInPort2 intende sviluppare processi orientati ad una gestione integrata di acque, rifiuti spiaggiati e sedimenti marini contaminati, affrontando al contempo necessità comuni per l'Area di Programma quali l'innovazione, la modernizzazione industriale, la transizione digitale e la competitività a lungo termine dell'area, che necessitano di una cooperazione transfrontaliera per raggiungere la coesione e l'uniformità dei processi.
Il progetto si sviluppa su 3 complementari WP finalizzati rispettivamente al monitoraggio dei livelli di contaminazione fecale nelle acque, alla gestione e valorizzazione dei rifiuti spiaggiati, alla decontaminazione e al recupero dei sedimenti marini contaminati, proponendo metodi alternativi alle tecniche convenzionali e tenendo particolarmente in considerazione il carattere insulare dell'Area.
All'interno dei 3 WP di progetto, sono previsti studi e attività in siti pilota dove state registrate emergenze e criticità legate alle tematiche di progetto, come l'area balneare limitrofa al torrente Fiumetto in località Tonfano (Pietrasanta), la spiaggia del Muraglione presso Viareggio e le spiagge dei Comuni di San Vincenzo, Castiglione della Pescaia e Orbetello in Toscana; la spiaggia di Rio Foxi e l'area limitrofa al Canale Palma nell'area portuale di Cagliari in Sardegna; il golfo di Sant Florent e l'area portuale di Centuri in Corsica. Gli elementi di innovazione che contraddistinguono il progetto sono ravvisabili in una serie di aspetti fondamentali:
1) l'uso di UAV (droni) dotati di termocamera e/o di camera multispettrale per l’identificazione dei livelli di contaminazione fecale delle acque;
2) l'impiego di trattamenti biologici e termochimici per la definizione dei criteri di End of Waste sui rifiuti spiaggiati seguendo un approccio attuativo, che coinvolge in maniera diretta le autorità d'ambito, i gestori dei servizi di raccolta e trattamento rifiuti ed ISPRA;
3) l'aggiornamento del Piano d'Azione predisposto in GRRinPORT per il recupero sostenibile dei sedimenti marini contaminati tramite trattamenti integrati biologici e di ossidazione avanzata, prevedendo l'impiego di prodotti di materie prime seconde e rigenerative all'interno dei processi (tra cui una aliquota dell'hydrochar recuperato dai trattamenti sui rifiuti spiaggiati);
4) la verifica della sostenibilità ambientale ed economica dei processi implementati attraverso analisi di Life Cycle Assessment (LCA) e Life Cycle Costing (LCC).
La scopo di GRRInPort2 è lo sviluppo di Soluzioni, Strategie e Piani d'Azione comuni, che verranno adottati da organizzazioni.
La multidisciplinarietà del progetto prevede il coinvolgimento di un'ampia platea di stakeholder. Oltre agli organismi presenti nel partenariato, le conoscenze e i metodi acquisti saranno traferiti ai gruppi target e alle organizzazioni che hanno mostrato esplicito interesse verso i risultati del progetto e l'adozione dei prodotti sviluppati. Nello specifico, le Agenzie Regionali e gli Uffici di Protezione Ambientale potranno beneficiare di uno strumento adattabile ed eco-innovativo per il monitoraggio ad ampia scala dei livelli di contaminazione fecale delle acque, che consenta azioni rapide ed efficaci per ridurre i divieti e i rischi legati alla balneabilità e alla salute umana. Le autorità territoriali, i Comuni e le aziende impegnate nei servizi di gestione rifiuti beneficeranno di criteri End of Waste e protocolli coesi che favoriscano il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti spiaggiati, riducendo in prospettiva i costi necessari alla loro gestione. Le autorità portuali e gli enti di protezione ambientale potranno beneficiare di un Piano di Azione aggiornato e ottimizzato, sia dal punto di vista ambientale che economico, per la decontaminazione dei sedimenti marini contaminati e il recupero delle matrici. In generale, le Soluzioni e i Piani messi a punto saranno a beneficio dell'intera Area di Programma e del Mediterraneo, dal momento che le Azioni su cui si basano sono state sviluppate per favorirne la replicabilità e la standardizzazione su territori diversificati dal punto di vista ambientale, sociale e amministrativo.
Il progetto è stato finanziato dall'Unione Europea per oltre 1,5 milioni di euro e prevede la collaborazione di 7 soggetti situati tra Sardegna, Toscana e Corsica:
due università (Pisa e Cagliari), un ente di ricerca (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA), due amministrazioni locali (ATO Rifiuti Toscana Sud e l’Ufficio Francese della Biodiversità) e due enti del terzo settore (MEDSEA Foundation e Petra Patrimonia Corsica). Il progetto ha una durata di 36 mesi, a partire da febbraio 2025.
LP1, DESTEC - UNIPI: https://www.destec.unipi.it
PP2, ISPRA: www.isprambiente.gov.it
PP3, DICAAR - UNICA: https://www.unica.it
PP4, OFB - PNMCCA: https://www.ofb.gouv.fr
PP5, ATS Rifiuti: www.atotoscanasud.it
PP6, MEDSEA: www.medseafoundation.org
PP7, PPC: www.petrapatrimonia-corse.com